Alessandro Cavicchia, «A. Cavicchia: Malky-sedeq, 'unto', profeta-araldo, sacerdote e re nel giubileo escatologico (11QMelch II,2-14) 518-533», Vol. 91 (2010) 518-533
This article is about the problematic identity of Malky-sedeq, in relation to his 'adherents' (qdc yklm lrwn) and YHWH. The method adopted analyzes the 11QMelch text, considered one of the most important Qumran MSS that mentions the figure of an 'anointed' person, the biblical passages cited in the same MS and a few other MSS from Qumran. In the eschatological jubilee Malky-sedeq, 'anointed' by a divine decree, performs the duties of a prophet-herald, a priest and a king for the benefit of his 'adherents' (lrwn), and proclaims freedom through the expiation of sins and the defeat of the 'adherents of Belial' (l(ylb lrwn).
528 ALESSANDRO CAVICCHIA
In realtà , dal punto di vista sintattico, la preposizione l[ può rife-
rirsi a Malky-sedeq, ma più probabilmente richiama Dio, in quanto è
il più vicino personaggio singolare menzionato (cf. r. 9b) 25. Al di lÃ
di questo discutibile elemento, l’interpretazione divina di Malky-
sedeq non considera il contesto dei Salmi citati, che offrono più
verosimili spiegazioni. Entrambi i Salmi, infatti, menzionano l’atti-
vità giudiziaria di YHWH, il quale, circondato dall’assemblea divina
(cf. Sal 82,1) o dai popoli (cf. Sal 7,8), agisce nei confronti di terze
persone, salvaguardando i poveri e condannando gli empi. I destina-
tari dell’azione positiva divina allora sono: l’orante-povero nel Sal 7,
identificato nell’intestazione del Salmo con il Re Davide medesimo
insultato da Cus, il Beniaminita (cf. Sal 7,1) e il povero/orfano nel
Sal 82,3. Destinatari del giusto giudizio quali operatori iniqui, sono
invece le nazioni (cf. Sal 7,8-9) e l’assemblea divina (cf. Sal 82,1).
Inoltre, nel Sal 82,1, Dio, nella sua attività giudiziaria, presiede
la corte celeste, la quale è esortata ad emettere giudizi giusti nei
confronti dei poveri (cf. vv. 3.5-6). È rilevante che l’implorazione
del giudizio divino (*spt) chiude la composizione (cf. v 8), ricono-
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scendo a Dio il potere di “distribuire il possesso ereditario†tra le
nazioni (qal di *nhl ).
Pertanto, nel ˙contesto di 11QMelch II,10, Dio, in quanto
proprietario originario e dispensatore dell’eredità della terra, può
esercitare il suo dominio nell’assemblea divina a favore di Malky-
sedeq e del suo lrwg, ovvero la sua proprietà , i poveri tenuti prigio-
nieri. In questo modo Malky-sedeq diventa il beneficiario, oltreché
l’esecutore, della giustizia divina. È quest’ultima, ovvero Dio
stesso, a “restituire†a Malky-sedeq il suo possesso.
Secondo Manzi, wyl[, nella r. 10, si riferisce Malky-sedeq, in relazione
25
allo medesimo lessema nella r. 23, confermando in questo modo la sua tesi
principale, che cioè Malky-sedeq e Dio sono identici. Tuttavia, per l’interpre-
tazione del brano si ritiene determinante il modo con cui l’azione giudiziaria
propria dei Sal 7 e 82 è applicata in 11QMelch a Dio, a Malky-sedeq, e ai
diversi destinatari del giudizio. Inoltre, wyl[ nella r. 23 ha senso se indirizzato
a Dio in quanto si tratta dei “giudizi di Dio, riguardo al quale è scritto: “regna
il tuo Dioâ€. Per trovare la dizione Malky-sedeq occorre risalire alla r. 13, o, in
modo del tutto congetturale, alla r. 25. Prima di Malky-sedeq, compare Belial
nella r. 22, e prima ancora il “messia di spirito†nella riga 18. Cf. MANZI,
Melchisedek, 66-67.