Gianni Barbiero, «Alcune osservazioni sulla conclusione del Salmo 89 (vv. 47-53)», Vol. 88 (2007) 536-545
The petition (vv. 47-52) and the final blessing (v. 53) which conclude Ps 89 are
not additions to the original psalm, as often held. While these verses indeed join
Ps 89 to the surrounding psalms and to the Psalter as a whole, they are also closely
connected with the rest of the psalm itself, which without them, would lack
certain basic elements for its understanding. Verses 47-53 go beyond the complaint
of vv. 39-46 to conclude Ps 89 on a note of hope. The anger of YHWH
cannot last forever, because his fidelity to the promise he made to David lasts forever.
These considerations serve to moderate an exclusively theocratic and democratic
interpretation of the Psalter, restoring attention to the messianic dimension
as such.
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invece il Sal 87, un salmo di Core strutturalmente vicino al nostro. Come ab-
biamo visto per i versetti precedenti, il salmista traccia volutamente legami
con i salmi vicini. Sal 87,6 suona: “JHWH conterà , scrivendo i popoli (µym[):
Là costui è natoâ€. Questa funzione universale del popolo di Dio (= Sion) a ri-
guardo dei popoli si riflette in Sal 89,51b e viene fatta propria dal salmista,
che assume così il carattere di rappresentante del popolo (27).
Come era il caso per i vv. 48-49, anche ora il richiamo al Sal 87 non ba-
sta per far ritenere il v. 51b un’aggiunta redazionale. È vero che qui mancano
legami lessicali precisi con il resto del salmo, ma il pensiero è coerente con
esso: la responsabilità che Israele ha rispetto a tutti i popoli della terra è ri-
cordata per chiedere a Dio di togliere il disonore (hprj) che caratterizza il
suo stato presente. Il riferimento è ai vv. 16-19, in cui si delineava la beatitu-
dine del “popolo che conosce l’acclamazioneâ€, del quale si diceva che “cam-
mineranno nella luce del tuo volto†(v. 16). Al popolo di Dio si addice la
beatitudine, non la vergogna. Ricordiamo che il v. 51 non si riferisce al re-
messia, ma al salmista e al popolo.
Del “messia†parla invece il v. 52. Contrariamente a un’opinione dif-
fusa (28), rça non è una particella relativa che si riferisce ai “popoliâ€, perché
il soggetto del verbo Ï€rj è un altro, cioè “i tuoi nemiciâ€, quindi noi lo inten-
diamo come una congiunzione, esplicativa del verbo “ricordare†(29). Oggetto
della vergogna è chiaramente il messia. E dunque, la vergogna dei servi (v.
51) ha per causa la vergogna del messia (v. 52). Si tratta di due affermazioni
distinte, ma si coglie lo stretto rapporto che unisce le due grandezze. Il mes-
sia è figura rappresentativa di questo popolo di servi, per cui l’offesa fatta a
lui ricade sul suo popolo (30). L’ultima parola del brano non può non riguar-
dare il messia, perché era lui l’oggetto dell’oracolo divino ai vv. 20-38.
Una comprensione collettiva della figura del messia, per cui costui sa-
rebbe semplicemente cifra del popolo, non corrisponde al tenore del te-
sto (31). L’autore postesilico vuol riflettere non in generale sulla situazione
del popolo, ma in particolare su quella della monarchia: questo è il tema del
Sal 89 (32). L’autore pensa dunque a una restaurazione della monarchia davi-
dica (33). In che senso, è difficile dire: è la questione del messianismo
(27) Curiosamente, Steymans pensa a una lezione di catechismo impartita dal saggio
Etan ai popoli, rappresentati come bambini che egli porterebbe al seno (STEYMANS, Psalm
89 und der Davidbund, 189).
(28) Cfr. F. DELITZSCH, Die Psalmen (Gießen – Basel 1984) 583.
(29) Alternativamente, si potrebbe intendere come particella relativa riferita al termine
hprj, con significato di oggetto interno (“[la vergogna] con cui hanno svergognatoâ€), ma
la cosa mi sembra meno probabile.
(30) Lo stesso fenomeno era apparso, in forma inversa, ai vv. 16-19. LÃ la gloria del
popolo (vv. 16-17) era legata al fatto che il loro re e scudo apparteneva a Dio (v. 19).
(31) Per una comprensione collettiva del “messia†nel Sal 89 si pronunciano, tra gli al-
tri, J. BECKER, “Die kollektive Deutung der Königspsalmenâ€, ThPh 52 (1977) 574;
VEIJOLA, Verheissung, 173-175; EMMENDÖRFFER, Der ferne Gott, 239; E. S. GERSTENBER-
GER, Psalms, Part 2, and Lamentations (FOTL XV; Grand Rapids 2001) 153; M. MART-
TILA, Collective Reinterpretation in the Psalms. A Study on the Redaction History of the
Psalter (FAT.NF 13; Tübingen 2006) 143; BERGES, “Die Knechteâ€, 164.
(32) Cfr. in questo senso SAUR, Die Königspsalmen, 180. Per un’interpretazione perso-
nale del “messia†ai vv. 39 e 52 si pronuncia anche B. RENAUD, “La cohérence littéraire et
théologique du Psaume 89â€, RevSR 69 (1995) 434-435.
(33) Cfr. HEIM, “The [God-]forsaken kingâ€, 306.